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SOSPIRO

di Alessandro Mescoli

 

Mauro Pipani vive e lavora tra Cesena e Verona e utilizza la propria pittura ricca di contaminazioni come un linguaggio espressivo aperto, sensibilmente leggero e di stratificata complessità. Frammenti, carte, resine, e infine disegni e pigmenti, compongono le opere di Pipani, che spesso si presentano come piccoli volumi aggettanti nello spazio. Di questi, poi, ogni piano (o quinta) che ospita una situazione pittorica o segnica, risulta visibile agli altri, pur mantenendo verso il successivo un contributo autonomo nella lettura complessiva dell’opera; proprio come all’interno di una radiografia del visibile, dove la repertazione di ogni singolo elemento attinge più all’impressione ed al ricordo (non in senso nostalgico), che ad un mero riconoscimento analitico.
Aspetti, questi, che portano ad un intuitivo ma non meno significativo accostamento del lavoro dell’artista romagnolo all’elemento liquido. Un elemento ialino nel suo consentire l’attraversamento visivo, che porta l’autore ad operare una dispersione di oggetti, quali soluti artistici con cui alludere al “fluttuante mondo“ osservato sulla battigia; dove le onde riportano e condensano i doni dell’abisso, tra flutti e frutti del sospiro lenticolare del mare. È dalle sabbie e dai limi di questa battigia che traggono approdo e apparente fisicità le bricole interpretate da Pipani in questo suggestivo allestimento per il CRAC. Ancora una volta il lavoro dell’autore traduce l’idea della sospensione e della leggerezza, la stessa ricercata da Calvino nelle sue Lezioni Americane, che qui trova recepimento. Quest’opera conserva la verticalità e l’attesa della pittura attraverso l’installazione ambientale, completandosi poi nella suggestione allo spettatore con una grande e “vibratile” superficie orizzontale, delicatamente operata come una mappa dal lavoro dell’artista. O forse dal sospiro del mare.



Presentazione esposizione d'artista SOSPIRO 
CRAC Spazio Arte - Castelnuovo Rangone (Mo)

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